storia di Mortal Kombat
Lo sviluppo di Mortal Kombat è iniziato con una squadra di sole quattro persone. Basato sull'idea di un videogioco con protagonista Jean - Claude Van Damme, si è trasformato in una soluzione unica e innovativa del famoso gioco di combattimento Street Fighter II e allontanato dall'idea iniziale, finendo per essere uno dei giochi di combattimento più popolari nella storia del genere e un gioco best seller del tempo.
Il gioco offre partite basate su turni di uno-contro- uno in cui l'obiettivo del giocatore è quello di esaurire barra di salute avversaria che controlla uno dei personaggi disponibili. La caratteristica distinguibile del gioco è il suo sistema di controllo unico. E' stato il primo gioco ad introdurre mosse speciali eseguibili esclusivamente utilizzando il joystick. Ha inoltre introdotto la Fatality, una mossa finale, eseguita in un modo raccapricciante. In generale, la quantità di violenza gore ed estrema ha scatenato molte polemiche e l'introduzione dei rating di contenuti specifici per età per i videogiochi.
Tra le novità introdotte da questo gioco c'era anche una modifica al sistema di bloccaggio, che ha permesso contropiedi molto più versatili. Mortal Kombat ha introdotto un concetto di "giocoleria" (esecuzione di una combinazione di attacchi al nemico colpito), che è stato utilizzato in molti altri giochi più tardi.
Mortal Kombat è stato lanciato come gioco arcade e portato in seguito a varie console, tra cui Amiga, SNES, Megadrive e PC. Ci sono molti titoli della serie, pubblicati nella timeline tra il 1992 e il 2012. Oltre ai giochi di combattimento ci sono tre spin-off, creati nel genere dei giochi di azione-avventura. L'ncredibile popolarità delle serie ha permesso la produzione di vari mezzi di comunicazione non-gioco, come film, fumetti e serie televisive.
Il gioco rimane attualmente uno dei titoli più noti e amati del genere dei giochi di combattimento ed è considerato un classico eterno.